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Brasile: paradiso terrestre

  • Immagine del redattore: Luca Scandiani
    Luca Scandiani
  • 27 ott 2020
  • Tempo di lettura: 5 min

Se la vita ti dà un limone, fanne una Caipirinha.


Il Brasile è il paese della natura prodigiosa, delle spiagge, delle grandi città dai ritmi e colori irresistibili, delle diversità culturali unite ad un inguaribile spirito di libertà ed allegria. Il suo cuore verde, la Foresta Amazzonica, è considerata la più grande foresta equatoriale del pianeta e il suo cuore eccentrico, Rio de Janeiro, è una delle metropoli più affascinanti del mondo. E' un Paese universalmente riconosciuto come tra i più belli da visitare, il gigante buono del Sud America nonché il quinto paese più grande del mondo. Dalla costa all'entroterra, si trova tutto il fascino della ricca biodiversità brasiliana.


GIORNI 1, 2, 3

Parto per quest'avventura di certo non nel migliore dei modi. Il primo volo diretto ad Amsterdam ritarda parecchio, fortunatamente non perdo la coincidenza (ci rimetto quasi i polmoni per la corsa verso il gate) ma, anche se io riesco a partire e ad arrivare a Rio de Janeiro, il mio zaino tarderà 2 giorni. Trascorro i primi 3 giorni a Rio cercando di esplorare le parti più famose e non. Rio è una città che mi è entrata nel cuore fin da subito. È forse il panorama urbano più famoso del mondo, con grattacieli e palazzi disposti attorno a baie e lagune, tra il verde rigoglioso di foreste lussureggianti e giardini esotici, allineati sulle spiagge lunghissime, tra gobbe di colline inconfondibili. Diffidate da chi fa del terrorismo dicendo che è pericolosa. Può esserlo, certamente, ma come ogni altra città e non se rimanete nelle zone turistiche e tranquille. Nessuno verrà a disturbarvi. Passo questi giorni visitando le mete più famose come il Cristo Redentore, il Pan di Zucchero (!!), Copacabana, Escadaria Sèlaron e girando la città a sentimento senza mete precise, un incanto! Concludo i giorni a Rio con la fortuna di ricevere il mio zaino la sera prima di partire per Foz do Iguaçu.



GIORNI 4, 5

Dopo un volo interno di breve durata atterro all'aeroporto di Foz do Iguaçu, una volta arrivato mi dirigo verso l'hotel che ho scelto per passare questi due giorni, il Continental Inn. Lo scopo di questa tappa sono ovviamente le famosissime cascate di Iguaçu, che vi faranno perdere il fiato! Passo la prima giornata osservandole dal lato Brasiliano, mentre il secondo giorno passo la frontiera Argentina per osservarle anche da quel lato lì, dove potrete ammirare la maestosa Garganta del Diablo! Sono due giorni di percorsi nella natura dove potrete osservare le cascate da ogni lato, e se ne avrete voglia potrete anche fare un giro in motoscafo sotto di esse. Cuore a mille, provare per credere.



GIORNI 6, 7, 8

Passate queste due meravigliose giornate mi sposto nuovamente in volo verso Cuiabà. Da lì una jeep mi porta nel Pantanal, dove alloggerò in una fattoria per tre giorni con lo scopo principale di osservare nel suo habitat naturale il giaguaro. Per arrivare nel Pantanal si percorre una strada lunga 100km fino ad arrivare alla cittadina di Poconè, da dove inizia un bellissimo tour di 50 km lungo la Transpantaneira, una strada sterrata lungo la quale è possibile avvistare vari animali come formichieri, scimmie, caimani, capibara, cicogne jabirù e molte altre specie di uccelli.

Si continua da Poconè in direzione di Porto Jofre fino ad addentrarsi nel Pantanal più selvaggio raggiungendo la pousada in cui alloggio, situata in una zona di fiumi incontaminati come il Rio Cuiabá, il Rio Três Irmãos, il Rio São Lourenço ed il Rio Piquiri. In serata faccio amicizia con un ragazzo brasiliano, reporter inviato per una serie di documentari sulla biodiversità del Brasile.

Il mattino dopo ci alziamo all'alba percorrendo un bel pezzo di sterrato con la jeep fino ad arrivare a destinazione, la più grande zona umida d’acqua dolce del Pianeta, il Pantanal. Saliamo sulla barchetta e iniziamo a navigare i rii osservando le moltissime specie di animali che si trovare in quell'ambiente, ma il nostro obbiettivo rimane il giaguaro. Rimaniamo abbastanza delusi, qualche avvistamento di sfuggita dietro a della vegetazione ma niente di che. Nonostante questo riusciamo a vedere lontre, caimani, capibara, e tantissimi uccelli. Torniamo alla pousada a mangiare, passo qualche ora visitando il posto, cavalli in libertà, contadini e tantissimo verde, c'è solo del verde qui, un paradiso. Torniamo in jeep per l'escursione pomeridiana, ma questa volta siamo molto più fortunati. Riusciamo a vedere non uno, ma ben 3 giaguari. Due di questi durante una battuta di caccia ad un caimano. Sono creature meravigliose e guardarle dritto negli occhi è qualcosa di indescrivibile, a debita distanza ovviamente. 😉 Sono al settimo cielo e mentre torniamo alla pousada il cielo ci regala un tramonto mozzafiato mentre siamo ancora sulla barchetta, mi sento davvero felice. Quella sera la passo parlando e giocando con altri ragazzi, volontari della pousada, e il reporter. Nel buio ci divertiamo a scattare foto a lunga esposizione mentre "disegniamo" con una torcia a mezz'aria. Nella foto scattata compare poi la figura da noi disegnata con la torcia. E' l'ultima notte nella pousada e non vorrei andarmene (penso a quanto mi piacerebbe fare un'esperienza da volontario lì) ma sapere quello che mi attende nei prossimi giorni mi fa andare via con il sorriso.



GIORNO 9

Terminata questa meravigliosa esperienza parto su un volo diretto a São Luís, tappa di sosta da cui partirò il giorno dopo per raggiungere i Lençóis Maranhenses. A São Luís trascorro una piacevolissima giornata, visito il centro storico e ho la fortuna di farlo nei giorni in cui tutta la città è addobbata di colori e musica. Conosco in hotel due ragazze italiane che andranno ai Lençóis Maranhenses il giorno seguente, trovo così compagnia per i prossimi due giorni.



GIORNI 11, 12

Mi alzo e mi preparo mentre aspetto il bus che ci porterà ai Lençóis Maranhenses, la cosa che aspetto di più dopo i giaguari! Dopo circa quattro ore di viaggio arriviamo finalmente a Barreirinhas. Veniamo divisi in gruppi e partiamo a bordo di alcune jeep all'interno di una boscaglia, per poi fermarci una quarantina di minuti dopo ai piedi di quella che sembra una montagna di sabbia bianchissima. Fatichiamo per salirci in cima, è molto ripida, ma la fatica viene ripagata non appena arriviamo in cima e assisto a quello che mi mostrano i miei occhi. Una distesa infinita di dune di sabbia color bianco, caratterizzate da una moltitudine di stagni pluviali, lunghi fino a 100 metri e profondi fino a 3 metri, che si susseguono per decine di km tra le dune, resi possibili dallo strato di roccia impermeabile sottostante, che impedisce il drenaggio delle acque. Penso sia il posto più bello che abbia mai visto in vita mia fino ad oggi. Passiamo il pomeriggio in questo paradiso e torniamo prima che faccia buio. Il giorno seguente visitiamo un paesaggio simile, ma di color dorato. Noleggiamo un quod e ci facciamo un giro in riva all'oceano, ma passa poco tempo prima che fondiamo le marce e dobbiamo tornare indietro. Questa è l'ultima sera in compagnia delle ragazze, il giorno dopo ci separiamo.



GIORNI 13, 14

Passo il mio penultimo giorno in Brasile visitando la Lagoa Azul. Si tratta di un percorso tra le dune per raggiungere questo punto famoso del parco nazionale. Passo il pomeriggio e la sera a Barreirinhas, che trovo davvero carina. Il giorno dopo prendo un volo verso Fortaleza, ultima tappa. Faccio un giro in città aspettando il volo di rientro, ma è domenica e la città è deserta. Decido così di tornare in aeroporto ed aspetto il volo verso casa, contento di aver vissuto dei momenti magici e indimenticabili.




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