La cruda verità dietro ai tour con gli Elefanti
- Luca Scandiani
- 13 nov 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 20 dic 2020
Gli errori, e orrori, da evitare quando viaggi.

Durante i viaggi capita spesso di avere l’opportunità di interagire direttamente con gli animali selvatici tenuti in cattività: tigri, leoni, iguane, pappagalli, scimpanzé. Tra le principali attrazioni turistiche rientrano i parchi in cui vengono ospitati gli elefanti, ad esempio in Thailandia, il cui mercato porta tantissimo denaro.
Quello che però la gente non sa, è cosa subiscono questi poveri animali per farli interagire con noi umani. Ammetto di aver preso parte anche io qualche anno fa a un'attività del genere, ignaro delle atrocità che queste creature possano subire, ed anche per questo ci tengo a scrivere questo post. In modo che la maggior parte delle persone, prima di partire, siano consapevoli.
Spesso i giovani elefanti vengono sottratti alle loro madri, in modo che l’addestramento sia più rapido e semplice. Quando i piccoli vengono scelti hanno pochi mesi, e crescono non conoscendo un’altra vita all’infuori di questa. L’elefante viene “educato” con nient'altro che della semplice violenza. Quasi tutti infatti, in quanto animali selvatici e per nulla abituati a obbedire agli ordini dell’uomo, vengono educati con tremendi scosse elettriche e picconate sui fianchi.
Una volta crollato dal lato psicologico e fisico, l'animale può iniziare la sua carriera. Gli elefanti sono incatenati tutto il giorno e non hanno la benché minima possibilità di muoversi, tranne per portare i turisti a spasso, arrivando a impazzire con estrema facilità.
Come se non bastasse, alcuni di questi elefanti sono anche costretti a imparare numeri da circo per intrattenere i turisti. Nel corso dell’addestramento non è raro assistere a elefanti che tentano di scappare o che smettono di nutrirsi.
Il loro è un disperato tentativo di suicidio, mentre molti muoiono invece a causa delle sofferenze.
VISITA I SANTUARI
Ci sono luoghi però che fortunatamente puntano sulla riabilitazione di questi animali, organizzazioni che si occupano di accoglierli e curarli.
Quello che offrono questi Santuari sono attività col fine di sensibilizzare le persone contro la caccia e promuovere la conservazione delle varie specie e dell’ambiente naturale.
In questi luoghi infatti, si paga il biglietto per osservare gli animali nella fase di riabilitazione alla vita in natura, con cure e amore, e con la possibilità di fare un po' di volontariato nel parco.
Il messaggio che mi importa far passare è che bisogna smettere di fare qualsiasi tour con gli animali. Che sia un giro su un elefante o una foto accarezzando una tigre drogata in una gabbia. Gli animali devono essere osservati nel loro habitat senza interferire con loro e senza cambiare il loro stile di vita. Sono esseri viventi e vanno rispettati.
Questi sfruttamenti servono solo per far “divertire” quelle persone che vengono da zone nelle quali è impossibile avere un contatto diretto con questi animali. Prima di pagare per entrare in uno zoo, un acquario o per vedere il circo, pensa se è giusto che gli animali siano chiusi in delle gabbie o delle teche, contro la loro volontà, quando invece potrebbe vivere serenamente nel loro habitat.
Ti lascio con una video di Matteo Tobia in cui viene mostrata la triste situazione ed anche i famosi santuari, grazie ai quali questo incubo può avere fine. All'interno del video sono presenti immagini e clip molto forti.
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